notizie e comunicazioni dal laboratorio di archeologia digitale del Dipartimento di Studi Umanistici (Unifg)
domenica 21 novembre 2010
L'archeologia incontra il 3D
Nell'ambito del Festival dell'Innovazione, a cura del Laboratorio di Archeologia Digitale, il 3 dicembre alle 17 presso la sala 7 (padiglione 10) sarà presentata una demo dal titolo “L’archeologia incontra il 3D. per una nuova metodologia di ricerca, documentazione e fruizione tridimensionale dei dati archeologici”, con una panoramica sulle attività del Laboratorio e dell'area di archeologia dell'Università di Foggia.
Festival dell'Innovazione 2010
Il Dipartimento di Scienze Umane, l'area di Archeologia e il Laboratorio di Archeologia Digitale partecipano con uno stand al Festival dell'Innovazione, organizzato dall'ARTI e dalle Università pugliesi dal 1 al 3 dicembre 2010 presso la Fiera del Levante di Bari.
Festival dell'innovazione
mercoledì 3 novembre 2010
nuova sezione! - modelli 2D
Molte ricerche sono ancora in progress, e saranno aggiornate prossimamente.
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martedì 2 novembre 2010
HerdoniaMobile
Oggi il sito, pur abbandonato, è meta di visita per gli appassionati. A tutti coloro che conoscono la città o che desiderano visitarla è dedicata la guida HerdoniaMobile.
La guida è ottimizzata per la visualizzazione su iPhone e altri dispositivi mobili e permette di fruire di contenuti attendibili sulle ricerche ad Herdonia, direttamente on site.
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apri direttamente la guida
martedì 6 luglio 2010
Le ragioni di una protesta. Lettera aperta agli studenti della Facoltà di Lettere.
Le ragioni di una protesta. Lettera aperta agli studenti della Facoltà di Lettere.
Care Studentesse e cari Studenti,
per spiegare perché i docenti di questa Facoltà e di tante altre in Italia hanno aderito alla protesta contro il DDL Gelmini e la manovra finanziaria Tremonti basterebbero
- i tagli pesantissimi previsti sugli stipendi dei docenti e dei ricercatori (già i più bassi rispetto alle medie europee; considerando che un ricercatore prende servizio con 1200 euro al mese con un successivo minimo incremento ogni due anni).
- la minacciata riduzione della tredicesima.
Se a questo aggiungiamo una riforma in itinere che mortifica il ruolo dei Ricercatori, posto “ad esaurimento”, l’introduzione di figure di ricercatore a tempo determinato, dunque precario, senza alcuna garanzia, anche in caso di merito, di accesso ai ruoli, oltre ad altri numerosi e importanti aspetti tecnici di questa riforma che non ci piacciono (tra cui le misure relative alla governance che prevedono una significativa presenza di privati negli organi di governo), crediamo che la nostra protesta trovi ampia giustificazione. I ricercatori, è bene sottolinearlo, hanno sostenuto in questi anni un significativo carico didattico a titolo assolutamente gratuito pur non essendo previsto dal contratto.
Ci rendiamo tuttavia conto che queste potrebbero apparire ragioni, per così dire, “soggettive”, rivendicazioni personali o corporative, legittime certamente, ma che non spiegano certo perché gli studenti dovrebbero essere solidali con noi.
Il fatto è che questi aspetti, appena illustrati, sono solo una faccia di un problema più generale che riguarda essenzialmente quanto il nostro Stato spende e ha intenzione di spendere per la Formazione e le politiche culturali.
Protestiamo anche perché in questi ultimi due anni i tagli, che il governo ha portato al finanziamento delle Università pubbliche, hanno costretto tutti gli Atenei ad aumentare le tasse (e ci costringerà probabilmente a farlo ancora).
Protestiamo contro il lucido disegno strategico di questo Governo di smantellare il sistema delle Università pubbliche, asfissiandole lentamente ma inesorabilmente sul piano economico.
Protestiamo perché voi studenti abbiate ancora la possibilità in futuro di studiare presso una Università pubblica, democratica e accessibile a tutti .
Protestiamo perché i tagli hanno costretto tutte le Università ad azzerare i fondi per la ricerca e per l’alta formazione (dottorati, assegni, borse di studio, contratti di ricerca).
Protestiamo perché le intelligenze e le volontà di voi giovani di questo territorio così potenzialmente ricco ma ancora troppo depresso, possano continuare ad avere nell’Università di Foggia un punto di riferimento, una risorsa insostituibile di crescita culturale, economica e sociale.
Protestiamo perché le minori entrate ci hanno costretto ad orari di chiusura delle strutture scomodi per voi e per noi.
Protestiamo perché spesso non riusciamo a garantire servizi e strutture adeguati per gli studenti.
Protestiamo perché politiche nel migliore dei casi disattente, con scarso rispetto per voi e per noi, ci hanno portato a rivedere, al ribasso, l’offerta formativa, costringendoci a ridisegnare annualmente gli ordinamenti, gettando nel caos un sistema che chiedeva solo stabilità.
Protestiamo perché gli scarsi investimenti sulla formazione hanno provocato una drastica riduzione del personale docente nell’ambito dell’istruzione primaria e secondaria , chiudendo a voi importanti sbocchi lavorativi nella scuola. Protestiamo perché, nonostante reiterate promesse e ciclici annunci, a quasi tre anni dalla chiusura delle SSIS non è data la possibilità di completare il vostro profilo professionale con l’abilitazione all’insegnamento, mentre le proposte oggi ancora in discussione in Parlamento sono fumose e non prive di criticità. Protestiamo perché gli sbocchi lavorativi nell’ambito dei beni culturali sono preclusi da politiche che hanno colpito Biblioteche, Musei, Soprintendenze con la stessa virulenza con cui è stata colpita l’Università.
Stiamo protestando, dunque, anche perché il vostro titolo di studio , quello che noi rilasciamo, abbia un valore spendibile nel mondo del lavoro, perché i vostri e i nostri sforzi non siano frettolosamente e qualunquisticamente intesi come frutti marci di un albero malato, ma come frutti maturi di un percorso qualificato e professionalizzante.
Stiamo protestando fondamentalmente perché questo Paese si accorga, una volta per tutte, che la Formazione e la Cultura sono un settore strategico da cui dipende il futuro di tutti, non un inutile orpello di cui liberarsi per far cassa.
Se lo credete anche voi, siate solidali con i docenti che protestano.
mercoledì 2 giugno 2010
I luoghi del cuore
Il LAD invita tutti i suoi sostenitori a votare il sito di Herdonia fra i "luoghi del cuore", nell'iniziativa promossa dal FAI. Il LAD, e tutta l'area di archeologia dell'Università di Foggia, mantengono viva la memoria e la ricerca su questo meraviglioso sito archeologico della nostra regione ...
vai al sito per votare!
venerdì 28 maggio 2010
Software Libero per Foggia - 1 giugno 2010
Si parlerà di come poter risparmiare Milioni di Euro nelle scuole avendo servizi informatici sempre all'avanguardia.
L'intento è quello di lanciare un movimento d'idee e portare avanti iniziative culturali inerenti il Software Libero da dedicare gratuitamente alla città di Foggia e a tutti i foggiani.
Si ricorda che l'incontro si terrà nel giardino/cortile della Facoltà di Giurisprudenza (Ateneo) di Foggia il giorno Martedi 1 Giugno alle ore 18:00
Tutti gli appassionati del Free Software e del Sistema Operativo GNU/Linux sono invitati a partecipare.
giovedì 27 maggio 2010
UbuLAD - una nuova iniziativa del LAD
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Nuove sezioni del sito
Tirocinio e Stage
Tesi di Laurea
martedì 18 maggio 2010
Il LAD è solidale con la protesta di studenti e ricercatori
I giovani collaboratori del LAD vivono personalmente sulla loro pelle la drammatica situazione del mondo della ricerca pubblica in Italia. Un mondo fondato sull'incertezza, la precarietà, l'assenza di prospettive e l'inadeguatezza di risorse e strumenti.
Credono fermamente nella necessità di una ricerca libera e pertanto sono fortemente preoccupati per una riforma priva di una reale visione evolutiva.
giovedì 13 maggio 2010
Giornata di studi "metodologie innovative per la gestione, tutela e valorizzazione del patrimonio culturale ed ambientale"
POLICORO (MT), 14 MAGGIO 2010.
LA GIORNATA DI STUDIO E' STATA RIMANDATA A DATA DA DESTINARSI.
ULTERIORI COMUNICAZIONI SARANNO DATE TEMPESTIVAMENTE SU QUESTO SITO
Scarica la locandina
martedì 11 maggio 2010
ArcheoFOSS 2010 - in conclusione ...
E' un caso più unico che raro che un gruppo di persone, studenti, dottorandi, docenti universitari, imprenditori, liberi professionisti che a vario titolo operano nel settore dei Beni Culturali nel nostro paese, fondandosi solo sulla passione per la ricerca e il lavoro e soprattutto su una convinzione "etica", riesca a mantenere un interesse sempre vivo e ad organizzare con assoluta regolarità, da 5 anni, un incontro molto seguito e sempre valido scientificamente.
I due giorni di lavoro hanno visto circa 80 fra archeologi e informatici confrontarsi su temi importanti e colpevolmente desueti nel panorama della ricerca archeologica in Italia, primo fra tutti l'innovazione metodologica.
Gli interventi e i poster presentati giovedì sono stati infatti lo specchio fedele di un mondo in crescita, costantemente aggiornato e attento alle innovazioni metodologiche e alla diffusione della cultura open a tutti i livelli della ricerca archeologica.
La tavola rotonda di venerdì mattina ha messo in luce come sia ormai tramontata la fase 'positivista' che in questi anni ha caratterizzato lo scenario dei rapporti fra archeologia e informatica, e come oggi sembra finalmente prendere il sopravvento una visione non più assoggettata alla tecnologia; quella che era stata definita come una frammentarietà problematica assume ora il giusto valore di ineludibile poliedricità degli approcci alla ricerca.
Le sessioni di tutorial (OpenLAB) di venerdì hanno visto la partecipazione di oltre 60 iscritti, che hanno avuto modo di confrontarsi direttamente con le principali applicazioni open per la ricerca archeologica nell'arco dell'intera giornata.
In tutti i suoi momenti il workshop è stato caratterizzato da una grande partecipazione e da lunghe e impegnative discussioni. Sicuramente la giovane età dei partecipanti, l'atmosfera informale e la passione per la propria disciplina di tutti i presenti hanno contribuito in egual misura a fare dell'evento un momento piacevole e costruttivo.
In momenti così difficili per la ricerca pubblica italiana ci si è ritrovati tutti a condividere la necessità di proseguire con la medesima passione e impegno sulla strada delle condivisione delle ricerche, dei dati, dei risultati.
Nelle prossime settimane non mancheranno le novità, volte a consolidare questa comunità dinamica, formata essenzialmente da giovani, portatori di entusiasmo e di una visione realmente democratica di un modo nuovo di fare ricerca.
Invito tutti coloro che intendono partecipare alla crescita di ArcheoFOSS a restare in contatto con queste pagine!
La natura open è infatti, prima ancora che nei software o nelle architetture, nelle menti di chi sarà l'archeologia di domani.
Chi fosse interessato a saperne di più sullo svolgimento del workshop archeoFOSS può consultare on line i poster, le presentazioni e una galleria di immagini. Trovate tutto a partire da qui:
http://www.archeologiadigitale.it/archeofoss/2010.html
Prime considerazioni sull'evento:
http://www.iosa.it/content/archeofoss-2010-back-foggia
giovedì 29 aprile 2010
ArcheoFOSS 2010 - programma definitivo
E' on line il programma definitivo del workshop ArcheoFOSS 2010
Giunti alla quinta edizione, i workshop ArcheoFOSS costituiscono una delle iniziative più longeve nel panorama italiano delle applicazioni informatiche alla ricerca archeologica.
L'edizione del 2010 intende valorizzare questo patrimonio e proporsi come un momento di confronto e discussione fra i diversi attori del sempre più complesso mondo dei rapporti fra ICT e archeologia. Il programma consisterà di relazioni invitate, presentazioni di lavori soggetti a recensione (papers e posters) e sessioni di laboratorio (OpenLAB). Sono graditi contributi su ogni aspetto inerente il progetto, lo sviluppo e l'uso di formati liberi e/o di software libero o open source in archeologia.
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